La villa, costruita nel XVIII sec., è composta da un corpo principale di due piani a pianta rettangolare e da due ali secondarie più arretrate.

La facciata principale presenta caratteri settecenteschi, come si può notare dalla presenza, al primo piano, di una trifora ad arco a tutto sesto con mascheroni in chiave d’arco e capitelli sagomati, ed un poggiolo in pietra, reso elegante dal profilo leggermente curvilineo. Al di sopra di quest’ultimo vi è il timpano, anch’esso come i vertici estremi dell’edificio, è delimitato tramite dei vasi acroteriali.

L’entrata principale dell'edificio è costituito da una monofora arcuata posta al di sopra di un gradino, la presenza di due finestre garantisce una composizione simmetrica.

Un particolare insolito sta nell’ubicazione del vano scala, situato al centro dell’edificio.

All’interno del complesso troviamo conservati numerosi stucchi settecenteschi.

La villa è chiamata anche del "Comando" perché durante la prima guerra mondiale ha ospitato un comando austriaco. Secondo il catastico di Scalfarotto del 1781 i primi proprietari di questa incantevole villa sono i membri della Famiglia Negri, successivamente passata nelle mani della famiglia Bellati (da qui prende il nome).

Attualmente appartiene ad un centro clinico chimico privato.