L’imponente complesso è composto dal palazzo principale, il vasto parco all’inglese e numerosi annessi. Quest’ultimi sono posizionati in maniera molto articolata, quasi a formare una “C” e sembrano risalire ad epoche differenti e successive alla dimora padronale.
Il cancello principale è segnalato da due pilastri quadrati.
L’apparato decorativo e di finitura della facciata principale ricordano i caratteri dell’epoca in cui fu costruita la dimora (1851). Infatti, nel piano nobile sono presenti aperture arricchite da un architrave sporgente, il quale viene sorretto da mensoline a voluta.
Al centro della facciata troviamo una monofora sormontata da un timpano triangolare, la quale viene cinta da un corto balcone con parapetto in ferro battuto. Al di sopra del piano nobile si trova un piano sopraelevato, dove si aprono due finestre con balconcini a filo con ringhiera in ferro battuto. Il piano sopraelevato è collegato alla parte inferiore tramite due volute, alle quali si sovrappongono dei piccoli vasi acroteriali. La zona sommitale è chiusa da un timpano triangolare al centro del quale vi è una nicchia modellata a conchiglia, al cui interno vi è posizionato un busto scolpito. Tutta la facciata è ripartita in fasce orizzontali grazie alle fasce marcapiano.
L’apparato decorativo della facciata posteriore si presenta più semplificato rispetto alla precedente, anche se è presente uno stemma sopra le aperture principali e un busto tra le finestre con terrazzino metallico dell’ultimo piano.
Nel 1880 il proprietario trasforma il terzo piano in un gabinetto metereologico, apportandogli delle migliorie tramite un osservatorio e le più moderne apparecchiature dell’epoca, telegrafo e telefono a circuito chiuso.
All'interno dell'edificio sono raccolti anche sarcofagi ilariani, numerose statue e preziosi marmi.