Sono foto di ampie vedute urbane in cui le strutture architettoniche schiaccianti e la linea ferroviaria Mestre-Venezia sono protagoniste, insieme a scatti più ravvicinati di angoli stradali, cancelli chiusi, sottopassi e vie di uscita, descritti nella più cruda realta: erosioni, cartelli stradali, spazzatura, scritte sui muri. La persona è annientata, smarrita nel deserto urbano. Le tonalità prevalenti sono il pastello e i grigi. La figura umana fa la sua apparizione in scala ridotta e spesso vista di spalle, oppure se ne intravvedono solo le sagome. Quando la figura manca ci si sente sospesi tra l'apparente assenza e i segni che indicano la sua presenza, come nella foto che mostra gli spazi sotto il cavalcavia, i mucchi di vestiti ammassati e un materasso steso a terra.
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