Angelino Cortesia conserva la memoria dei suoi pensieri, o di quelli di altri che lo hanno ispirato, scrivendoli sulla tela. Poi però li rende quasi illeggibili dipingendoci sopra o cancellandoli con un segno grafico molto caotico...
In altri casi, quando Cortesia sostituisce la figura umana alla parola, fa in modo che questa quasi si confonda con lo sfondo, o si intraveda appena tra le tracce della gestualità pittorica. Nell'opera Notturno 2017 la silhoulette del corpo emerge, come un diafano ricordo, da un profondo blu, quasi monocromatico.
Nelle sue molteplici varianti (cobalto, notte, oltremare) questo colore è per l'artista sinonimo di pace, silenzio e solitudine, condizioni essenziali per la creazione artistica. Al contrario, nella serie Tracce 2021 il volto o mezzo busto grigio, di quello che apparentemente potrebbe essere un uomo, è completamente obnubilato dal bianco delle pennellate che imitano le tracce della gomma da cancellare lasciate su di una superficie curva...
(da Francesca Giubilei e Luca Berta)
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