La scelta di un materiale non è mai casuale nella pratica di un artista. Per alcuni però, tra cui Stefano Zaratin, questa scelta coinvolge qualcosa che va oltre la superficie attraverso la quale l'oggetto scultoreo viene colto retinicamente. La struttura dei materialie le loro caratteristiche intrinseche, la loro composizione chimico-molecolare e reattività all'azione plastica e manipolativa dell'artista cooperano con lui alla realizzazione dell'opera; come a significare che ogni materiale ha già dentro di sé una certa forma, di cui l'artista deve solo assecondare l'emersione.
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