Sezione Archivio fotografico
Visualizza la lettera di presentazione
dell'assessore alla Cultura del Comune
 
Sezione Cineteca
Se vuoi visualizzare le fotografie dell'Album
entra in questa sezione
 
Sezione Cineteca
Se vuoi visualizzare le opere d'arte
dell'Album entra in questa sezione
 
Se vuoi visualizzare le mostre
dell'Album entra in questa sezione
 
Sezione Collezioni Speciali
Se vuoi consultare i perecorsi guidati
entra in questa sezione

Una storia di frontiera

Anno
2021

Tipo
Fotografia

Luogo dell'esposizione
Oratorio di Villa Simion

Artista
Elisa Biagi

Soggetto organizzatore
Comune di Spinea - Santina Ricupero

Eventuale catalogo
Memoriae, Grafiche Turato Editore, 2022

Nell'analizzare il progetto fotografico Lasciapassare, Vivere il confine mobile, sono tre le considerazioni da fare. La prima riguarda il titolo, la seconda gli Stati coinvolti e la terza il soggetto, un'indagine che seppur partendo dalla storia personale dell'autrice diventa collettiva. Elisa Biagi, di origine istriane, conosce bene le zone di confine. La storia della sua famiglia le ha vissute. Lei stessa possedeva un lasciapassare ossia un documento che, nato nel secondo dopoguerra, permetteva di transitare velocemente tra un paese e l'altro per chi abitava i territori "soglia" tra Trieste, Slovenia e Croazia. Frontiere che si sono spesso spostate, valicabili, ma che hanno sempre rappresentato la dicotomia tra identità e radici di popoli da un lato e la molteplicità del territorio e delle tradizioni dall'altro. Anche oggi, sia dove sono ancora presenti sia dove non esistono più, è marcata la loro complessità.

Monumento non ufficiale dell'esodo istriano-dalmato. Magazzino 18, Trieste, 2016, fotografia

FOTO COLLEGATE